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Copywriter freelance da remoto, 3 miti da sfatare

Il copywriter freelance da remoto è meno affidabile o meno specializzato?

Il copywriter freelance da remoto è una preziosa risorsa per clienti o agenzie che lavorano su progetti, per cui la risposta alla domanda è senza dubbio NO. La presenza in ufficio, oltretutto, è davvero superflua a parer mio in un’epoca in cui siamo connessi in mille modi diversi 24 ore al giorno. 

Un copywriter freelance da remoto è davvero fortunato: può lavorare in qualunque angolo di mondo con clienti da tutto il mondo ma, come tutti i lavori che si svolgono lontano dall’ufficio, spesso viene visto come una figura meno affidabile rispetto a chi lavora in agenzia, o anche poco esperto perché “in proprio”, e quindi chiamato a gestire da solo i suoi progetti.

Inutile dire che si tratta di preconcetti che per fortuna rimangono un problema di pochi, eppure i falsi miti intorno al lavoro del copywriter freelance da remoto resistono ancora, nonostante dopo quella brutta parentesi con la pandemia globale l’approccio al lavoro di ufficio sia inevitabilmente cambiato, ammorbidendo un po’ i suoi antipatici spigoli – e per fortuna -.

In ogni caso, se stai cercando un copywriter freelance da remoto sappi che avrai a che fare con professionisti seri e preparati, che riescono a entrare nell’ottica del cliente e delle dinamiche aziendali senza dover per forza trovarsi con il culo poggiato su una poltrona in sala riunioni.
Per questo in questo articolo sfatiamo 3 miti legati alla professione del copywriter freelance da remoto, sperando siano rimasti in pochi pochissimi a pensare che il lavoro da freelance in remoto valga meno di uno fisso e in presenza.

Il Copywriter freelance da remoto “si perde i pezzi”

Questo perché non vive la routine quotidiana dell’ufficio, non respira l’aria densa di idee (e bestemmie a mezza bocca) dell’agenzia, non conosce vita morte e miracoli di capi e colleghi e del cliente di lunga data che scassa i cabbasisi sulle virgole.
Ottimo appunto, se non fosse che le informazioni su clienti e modalità di gestione delle task si possono scambiare in modo agevole con una call, che sia al telefono o al pc poco cambia.

D’altronde anche in presenza funziona così: il cliente storico sarà comparso a un certo punto, e dopo una o millemila riunioni sulla strategia il lavoro è iniziato. Un copywriter da remoto può ambientarsi in qualunque situazione finché viene messo nella condizione di poterlo fare; sta dunque al cliente/referente dell’agenzia spiegare in modo esaustivo come funziona la baracca e trasferirgli tutte le informazioni del caso. 

Il copywriter freelance da remoto ha tante cose da fare e va in burnout

Può succedere? Certo che sì. Ma un copywriter freelance da remoto, specie se fa questo mestiere da tempo, ha imparato come gestire i carichi di lavoro, quali progetti accettare e quali declinare in base alle sue capacità ma anche alle sue possibilità. I professionisti possono essere uguali a livello di conoscenze tecniche che vendono come servizi ma ognuno ha una sua visione, una scala di priorità e di valori che aiutano a capire col tempo qual è la direzione professionale giusta da intraprendere.

Quindi no, non temere che il tuo copywriter vada in burnout, cosa che invece può accadere quando manca la comunicazione tra professionista e cliente, la specifica sulle consegne o sulle task, o qualunque altro fattore dovuto alla gestione mediocre del tempo, tipico dei clienti o delle agenzie che non sanno proprio benissimo cosa stanno facendo e come andrebbe fatto. 

Il copywriter freelance da remoto sa fare tutto e quindi non sa fare niente

Semmai il contrario: un copywriter freelance che lavora da remoto cercherà commissioni e clienti che chiedono stessi servizi, e molto probabilmente sarà specializzato in qualche argomento o settore.

Certo, un copywriter deve saper padroneggiare i diversi aspetti della comunicazione scritta online ma ci sarà sempre qualcosa che è il suo punto forte e per il quale potrà definirsi professionista. Quindi basterà scegliere il professionista più vicino alle proprie esigenze comunicative per stare certi che il lavoro eseguito sarà di valore, e porterà ai risultati che ci si aspetta.

Per lavorare da soli e trovare sempre nuovi clienti o nuove realtà in cui collaborare è necessario specializzarsi in qualcosa: semmai, a volte, capita che sia il copy di agenzia a dover saper fare anche qualcosa in più perché “non si sa mai” (e comunque capire qualcosa del lavoro degli altri è sempre una buona cosa). 

In ogni caso, non dar retta alle leggende metropolitane e cerca di smentire sempre i clienti diffidenti nei confronti di chi lavora con modalità diverse dalle sue: il nostro è un lavoro che ci permette grandi libertà, quindi, difendiamole (dando sempre il meglio, ovviamente).

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